Infabulae
“raccontiamo magie, raccontiamo storie“
In tutti i tempi e tutte le culture le fiabe, i miti e le leggende hanno rivestito un’importanza fondamentale, sia per i grandi che per i piccoli.
Raccontare è uno strumento educativo prezioso che insegna ai più piccoli a gestire le emozioni e a relazionarsi con gli altri, rinforza il senso di comunità e di appartenenza al gruppo e inoltre i racconti permettono di trasmettere insegnamenti e valori da generazione in generazione, dando un senso a ciò che viene trasmesso.
Le avventure di Marco Polo: fra oriente e occidente sulla via della seta
“Signori e Signore, bambini e bambine, amiche e amici, voi che conoscete bene le diversità del mondo, accogliete questo spettacolo con gli occhi della scoperta.
Troverete qui la narrazione di immense meraviglie che il Signor Marco Polo vide con gli occhi di chi crede in un mondo straordinario, nutrendosi delle diversità dei popoli, raccontando con gli occhi di un bambino meravigliato le mille identità dell’antico oriente.”
“In cambio non voglio nulla”
Il dono è ciò che si dà o si riceve senza avere nulla in cambio, senza pretendere nulla in cambio ma dona anche chi ha un dono, un talento.
In una società dominata dal mercato, segnata da un accentuato individualismo, con chiari tratti di narcisismo, egoismo, egolatria c’è ancora posto per l’arte del donare?
Ma c’è un’altra domanda altrettanto importante: nell’educazione, nella trasmissione alle nuove generazioni della sapienza accumulata, c’è attenzione al dono e all’azione del donare come atto autentico di umanizzazione?
C’è coscienza che il dono è la possibilità di innescare i rapporti reciproci tra umani, qualunque poi sia l’esito? Useremo le storie per recuperare il concetto del dono che a differenza del regalo è un omaggio ai sentimenti.
Le Fiabe, Calvino e il giardino cantato.
A cento anni dalla nascita di Italo Calvino un omaggio a questa straordinaria figura di autore e intellettuale della letteratura contemporanea.
Raccontiamo i segreti e la potenza della narrazione fantastica in chiave sia musicale che verbale. Ritrovare e ritrovarsi nelle parole di un immaginario popolare, le fiabe: è questo il modo in cui riusciamo a trasformare la vicinanza in un incontro, la distanza in reciproca curiosità, ridurre nell’altro la paura di chi non si conosce.
Incontri in spazi verdi, metropolitani e periferici, nell’intento di creare punti di aggregazione, luoghi vissuti dalle famiglie, dai giovani, dagli anziani, dove la lettura insieme alla musica creano un antidoto all’isolamento e all’auto-esclusione.
Raccontare e divertire i bambini, ma anche cogliere di sorpresa i grandi, poiché in ognuno di noi c’è una lettrice e un lettore che aspetta di immergersi nella magia di una storia.
Dopo aver portato a termine l’impresa di raccogliere la tradizione fantastica italiana in un’unica grande opera,
Calvino ammise una strana e incredibile evidenza: “le fiabe sono vere”. È quella verità, un po’ bambina e senza tempo, a cui tenteremo di dare nuova voce.